Patria dell’amore tra Romeo e Giulietta, vicoli e piazze ricchi di storia, crocevia di popoli, usi e costumi di diversa provenienza, città romana e culla dell’archeologia grazie ai suoi resti romani e medievali… tutto questo fa di Verona una delle città più importanti in Italia dal punto di vista del patrimonio storico-artistico.
Verona sorge al centro dell’omonima provincia (la più occidentale delle province venete) ed è la seconda città del Veneto più apprezzata dai turisti dopo Venezia.
Le prime tracce dell’uomo risalgono al neolitico: la città sorse lentamente attorno al fiume Adige e all’epoca degli antichi insediamenti gli uomini vivevano di attività legate alla presenza dell’acqua (marmo e pietra, per esempio, venivano trasportati dal fiume grazie a delle particolari piattaforme galleggianti).
Euganei, Reti, Veneti, Etruschi, Galli Cenomani.. sono le popolazioni a cui gli storici latini hanno attribuito la fondazione di Verona: in realtà non abbiamo alcuna notizia certa sul suo sviluppo primario e sulla sua fondazione.
I contatti con Roma iniziarono attorno al III secolo a.C., ma fu solo con Cesare che, nel 49 a.C., Verona ottenne la cittadinanza romana e tramite la Lex Roscia le venne attribuito il rango di municipium.
Sotto l’imperatore Vespasiano Verona raggiunse l’apice della ricchezza e dello splendore: fu proprio nel corso del I secolo che venne costruita l’Arena, per poter accogliere gli oltre 25.000 abitanti durante i vari spettacoli.
In epoca medievale fu centro militare primario e non perse mai il suo ruolo di capitale regionale, ne sotto il dominio dei Longobardi, ne sotto quello degli Ostrogoti.
La città ospitò anche numerose diete in epoca Carolingia (proprio qui Carlo Magno ultimò la conquista del territorio, che fu annesso al Sacro Romano Impero)
La nascita del Comune si ebbe nel 1136, mentre dal 1181 al 1185 la città fu sede papale, divenendo importante dal punto di vista religioso.
Con Mastino I della Scala si inaugura il periodo della Signoria, retta dalla famiglia scaligera: a causa di lotte interne per la successione e di faide familiari, il potere politico si indebolisce, consegnando Verona alla Repubblica di Venezia nel 1405.
Tutta la zona rimase poi coinvolta dal dominio di Napoleone: nel 1797 venne ceduta agli austriaci, per essere infine integrata, nel 1866, al Regno d’Italia, derivato dall’unificazione dei tanti staterelli che avevano sempre diviso il territorio della penisola italiana.
Durante la Seconda Guerra Mondiale fu una delle città italiane più colpite dai bombardamenti, riscontrando danneggiamenti e perdite umane, artistiche e architettoniche: questo non piegò i cittadini e i veronesi in quanto Verona venne rapidamente e brillantemente ricostruita, fino ad essere inclusa nella lista dei patrimoni UNESCO.
A Verona lavorarono nei secoli numerosi artisti, veronesi e non. Nel XII secolo lo scultore romanico Niccolò portò nella città una nuova arte, occidentale e romanza: è in questo periodo che si sviluppa la Verona romanica, mentre sotto la Signoria scaligera la città sviluppò e mantenne a lungo un aspetto gotico e araldico, con uno stile che raggiunse la sua massima espressione nel Castelvecchio e nelle Arche scaligere. La civiltà pittorica veronese vide attivi dal ‘300 artisti come Altichiero da Zevio, e nel ‘400 personalità come Stefano da Zevio e Pisanello (uno dei massimi esponenti italiani del gotico internazionale).
Durante il Rinascimento si videro artisti come Domenico Morone, Francesco Morone, Giovanni Francesco Caroto e Girolamo dai Libri. Grazie all’opera di artisti come il Veronese, Tiepolo, Alessandro Turchi, Giambettino Cignaroli e Angelo dall’Oca Bianca l’arte veneziana giunse nei domini della terraferma, dando vita ad una vera e propria ‘Scuola Veronese’.
Poco dopo il I secolo a.C. vennero costruiti numerosi edifici e monumenti relativi alla vita quitidiana romana, visibili tutt’oggi.
Arena – è un anfiteatro romano, terzo in Italia per grandezza e primo per lo stato conservativo, in grado di ospitare all’epoca circa 13.000 persone. Viene attualmente utilizzato per concerti e spettacoli
Teatro romano – tornato alla luce solo nel 1834 quando vennero abbattuti gli edifici che lo coprivano, è fruibile tutt’oggi, anche se originali rimangono solo la cavea, la gradinata, molte arcate di logge e resti della scena
Porta Borsari e Porta Leoni – porte romane che aprivano alla città di cui rimangono visibili alcuni resti (Porta Borsari costituiva il principale punto di accesso alla città – ne rimane ben conservata la facciata)
Arco dei Gavi – posto lungo la via Postumia, era dedicato ad alcuni membri della gens Gavia
Ponte Pietra – fatto saltare nel 1945 e poi successivamente ricostruito, è l’unico ponte di epoca romana rimasto
Basilica di San Zeno – Si tratta di uno dei capolavori del romanico in Italia, derivato da pre-esistenze che originano al IV secolo. L’aspetto attuale si deve all’ultimo intervento architettonico, risalente al 1389. Ospita numerose opere d’arte, tra le quali la più notevole è senza dubbio la Pala di San Zeno, realizzata da Andrea Mantegna tra il 1456 ed il 1459.
Duomo di Verona- La Cattedrale di Santa Maria Matricolare è il principale luogo di culto della città e fu costruita tra il 1117 ed il 1187, ove prima sorgeva una chiesa edificata nel corso del IV secolo (la prima chiesa cristiana della città, in seguito ampliata e distrutta dal terremoto del 1117). All’interno di una cappella laterale è custodita l’ Assunzione della Vergine, dipinta da Tiziano nel 1535 circa.
Palazzo del Podestà – Edificato dagli scaligeri sopra dei resti romani, venne abitato sin dalla costruzione (avvenuta agli inizi del 1300) da Alberto I della Scala, divenendo poi residenza ufficiale dei signori della città. Anche Cangrande I dal 1311 abitò qui: nel corso degli anni Giotto e Dante furono suoi graditissimi ospiti. Sotto il dominio della Repubblica di Venezia, divenne sede di alcune magistrature.
Castello Scaligero (Castelvecchio) – Eretto tra il 1354 ed il 1356 come struttura difensiva per consentire una via di accesso (o di fuga) agli aiuti provenienti dall’Alto Adige, ospita oggi il Museo Civico (uno dei musei più importanti della città). E’ un edificio dall’architettura complessa, la cui costruzione si è susseguita nel tempo, non sempre tenendo conto dell’omogeneità strutturale generale. Si distinguono oggi tre parti: la Corte della Reggia scaligera, la Corte d’Armi e la Corte del Mastio (queste ultime separate da una cortina muraria merlata)
Arche scaligere – Si tratta di un monumentale complesso funerario in stile gotico, eretto dalla famiglia degli Scaligeri nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria Antica. Ogni arca ha la funzione di tomba e contiene i resti dei più illustri rappresentanti della casata. Sopra il portale della chiesa di Santa Maria Antica è posta la tomba di Cangrande I, il più amato e conosciuto regnante della famiglia.
Porta Nuova – Edificata dall’architetto Michele Sanmicheli tra il 1532 ed il 1540 in stile dorico, utilizzando il tufo per una facciata e il marmo rosso di Verona per l’altra facciata.
Porta Palio – Fu edificata tra il 1550 e il 1561 dal Sanmicheli, che prese come riferimento per la facciata principale della porta il prospetto di una delle terrazze del teatro romano di Verona. Dato il richiamo alla classicità romana e alla posizione della porta, essa apre ad un percorso che, tramite un lungo asse rettilineo, la collega alle antichità romane veronesi e a Piazza Erbe, dove un tempo sorgeva il foro romano e ove sorsero poi dei palazzi edificati proprio su disegno del Sanmicheli, quasi a sottolineare la volontà di collegare i fasti della romanità antica alla sua architettura.
Porta San Zeno – Dotata un tempo di ponti levatoi lignei che calavano su un ponte di muratura che attraversava un fossato magistrale, questa porta fu conclusa nel 1542 su disegno del Sanmicheli. Appare come una sorta di arco di trionfo, arricchito da colonne ioniche, fregi e e paraste di ordine composito. L’utilizzo del bugnato qui allude a due caratteristiche del buon governo veneziano: severità e garbo.
Palazzo Canossa, Palazzo Pompei, Palazzo Bevilacqua e Palazzo della Torre sono solo alcuni degli edifici firmati dal Sanmicheli: sono tutte abitazioni eseguite su commissione, richieste dalle grandi e nobili famiglie illustri d’Italia.
Particolare è la storia di Palazzo Turchi, commissionato dal Cavaliere Pio Turchi, appartenente ad una ricca famiglia di mercanti presente in zona già dal basso medievo. La costruzione avvenne pochi anni dopo la Battaglia di Lepanto del 1571, quando la flotta veneziana sconfisse quella turca. Il palazzo fu ultimato nel 1579, anche se fu toccato da rimaneggiamenti nel corso della seconda metà del ‘600, che in parte modificarono la facciata in stile barocco. Viene oggi chiamato anche Palazzo dei Puoti (pupazzi) per via delle numerosissime statue che affollano la facciata.
In Piazza dei Signori si trova la Loggia del Consiglio, voluta dal Comune di Verona per accogliere le riunioni del patrio Consiglio. Edificata tra il 1476 ed il 1493, è uno dei simboli maggiori del Rinascimento veronese ed è attualmente la sede del consiglio provinciale. Sul coronamento della facciata sono collocate statue quattrocentesche opera di Alberto da Milano, che raffigurano Catullo, Plinio il Vecchio, Emilio Macro, Vitruvio e Cornelio Nepote. Le sale della loggia sono affrescate da cicli pittorici relativi agli eventi mondani e alle feste della città. Bernardino India e Orlando Flacco, invece, sono gli autori della Beata Vergine col Bambino tra i Santi Zeno e Pietro Martire, che riceve l’omaggio di Verona.
Palazzo Maffei – Posto sul lato nord-occidentale di Piazza delle Erbe, fu edificato nel XV secolo per essere poi ampliato tra il 1629 ed il 1668 per volere di Marcantonio Maffei. Si tratta di un edificio in stile tardo rinascimentale che ospita al suo interno i resti delle fondamenta del campidoglio romano, in quanto Piazza delle Erbe rappresentava, all’epoca, il foro di Verona. Gli esterni sono finemente decorati da semicolonne di ordine dorico, mascheroni e timpani, che richiamano l’originaria romanità del luogo. All’interno vi è una bizzarra scala elicoidale in pietra che sale dalle cantine al tetto, senza poggiare su alcun sostegno centrale.
Arsenale Franz Josef I – Ispirato un po’ all’architettura tedesca, un po’ allo stile neogotico, è un imponente complesso militare voluto dal feldmaresciallo Josef Radetzky e venne costruito tra il 1856 e il 1861. E’ un insieme di nove edifici, racchiusi da un recinto difensivo, pianificato al suo interno come fosse una piccola cittadella. Nell’arsenale era prevalente l’attività di manutenzione e deposito delle armi leggere e dei materiali d’artiglieria. Stilisticamente la composizione architettonica, in stile neomedievale, si svolge sulla tonalità del romanico veronese.
Strutturalmente simile all’arsenale è Castel San Pietro, una caserma parzialmente ispirata ai castelli tedeschi e costruita su pre-esistenze medievali ove in epoca romana sorgeva l’Arx, un luogo sacro e fortificato. La ricostruzione del 1393, voluta da Gian Galeazzo Visconti, ha cancellato le antiche pre-esistenze e nel 1801 i francesi di Napoleone distrussero il castello e gran parte degli edifici interni. Tra il 1852 e il 1858 ci fu la progettazione e la costruzione della caserma austriaca, l’edificio che sovrasta il colle tutt’oggi.
Palazzo della Gran Guardia – Sorge di fronte all’Arena ed è un palazzo la cui storia costruttiva fu lunga e travagliata in quanto si diramò tra il 1609, quando il Capitano Mocenigo chiese ufficialmente al Doge di Venezia di poter edificare un luogo dove stoccare le truppe del Doge quando non fosse possibile farlo all’esterno, ed il 1853 (a causa di ripetute mancanze di fondi, guerre e cambiamenti di utilizzo). Si ritiene che a progettare il palazzo non fu il Sanmicheli (come in precedenza erroneamente creduto) ma suo nipote Domenico Curtoni. Durante la Prima Guerra d’Indipendenza (1848) l’edificio su utilizzato dall’esercito austriaco a scopi militari. Oggi è sede di mostre e congressi.
Palazzo Barbieri – Situato nelle immediate vicinanze dell’Arena, è un edificio in stile neoclassico progettato dall’ingegnere Giuseppe Barbieri ed edificato tra il 1836 ed il 1848. Durante l’occupazione austriaca il palazzo fu adibito a fini bellici divenendo sede dell’Imperiale Regio Comando di Città e Fortezza. La notte del 23 febbraio 1945 palazzo Barbieri fu colpito durante un feroce bombardamento, venendo gravemente danneggiato. Nel dopoguerra fu velocemente ricostruito e ampliato, con la rotonda retrostante, su progetto degli architetti Raffaele Benatti e Guido Troiani, e quindi inaugurato nel marzo del 1950. La sala del Consiglio comunale è dominata dall’enorme tela di Felice Brusasorzi raffigurante la vittoria dei veronesi sui benacensi. Come il quadro di Paolo Farinati esposto nella Sala degli Arazzi, essa fu commissionata nel 1595 per celebrare le gesta illustri e i felici eventi della città. Di notevole importanza è anche Cena in casa di Levi, una monumentale tela di paternità di Paolo Veronese.
Teatro Nuovo – E’ il secondo teatro di Verona e del Veneto e viene utilizzato attualmente per rappresentazioni di prosa e conferenze. Fu inaugurato il 12 settembre 1846 con un’opera mai andata in scena a Verona: l’Attila di Giuseppe Verdi. Fu protagonista della vicenda anti-austriaca veronese, divenendo luogo di ritrovo per i ‘ribelli’ che spingevano per l’indipendenza. Il progetto di Enrico Storari si basa su di un austero e severo neoclassico, con la facciata principale dominata da un colonnato in pietra bianca e grigia. La Sala è all’italiana con due ordini di palchi, colonne in stile ionico, una balconata e una galleria. L’ambiente, dalla sobria verniciatura bianca, è arricchito da decorazioni dorate e dall’orologio posto sopra il boccascena.
Museo Lapidario Maffeiano – Mostra permanente di lapidi greche, etrusche e romane . Per ulteriori informazioni clicca qui
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti – Per ulteriori informazioni clicca qui
Museo di Castelvecchio – Scultura, pittura, armi antiche, ceramiche, oreficeria, miniature e antiche campane cittadine. Per ulteriori informazioni clicca qui
Museo archeologico al teatro romano – Per ulteriori informazioni clicca qui
Museo di storia naturale – Per ulteriori informazioni clicca qui
Arena MuseOpera – Primo museo in Italia dedicato all’opera lirica. Per ulteriori informazioni clicca qui
Festival Lirico Areniano – Per saperne di più clicca qui
Estate teatrale veronese – Per saperne di più clicca qui
Tocatì – Festival internazionale dei giochi di strada. Per saperne di più clicca qui
Palio del drappo verde – Rinato nel 2008, è uno dei pali più antichi in Italia. Per saperne di più clicca qui
Marmomac – Fiera internazionale del marmo. Qui ulteriori informazioni
Vinitaly – Salone internazionale del vino e dei distillati. Qui ulteriori informazioni
FieraCavalli – Fiera dedicata ai cavalli e all’equitazione. Qui ulteriori informazioni