Formatisi sul fondo di un antico mare nell’arco di un centinaio di milioni di anni, i Colli Berici risaltano nettamente sulla pianura alluvionale a sud di Vicenza.
Il rilievo presenta un profilo omogeneamente arcuato, piuttosto compatto e non molto elevato sul livelllo della pianura. Il Monte Lungo presso san Giovanni in Monte, alto appena 445 metri sul livello del mare, rappresenta la massima quota del complesso.
All’interno dei Colli, nel comune di Arcugnano, il Lago di Fimon rappresenta l’ultimo relitto di bacino naturale, a seguito della scomparsa spontanea del laghetto della Granza (posto tra Orgiano e Lonigo) e soprattutto dopo il prosciugamento artificiale del laghetto della Fontega presso lo stesso Arcugnano.
L’articolata morfologia del rilievo origina particolari microclimi locali, condizionati dall’esposizione dei versanti, dalla densità della copertura vegetale, dalla presenza e dall’orientamento di valli più o meno ampie e incise.
Il territorio è caratterizzato da vastissima biodiversità: florida è la fauna, soprattutto quella ipogea, mentre nelle porzioni più meridionali si riscontrano oasi xerotermiche (successive al ritiro dei ghiacci) che ospitano invertebrati tipici di un areale tipicamente mediterraneo.
La vegetazione dei Colli Berici è rappresentata da una straordinaria mescolanza di essenze diverse, ora più termofile (a clima caldo), ora più microterme, solite a vivere ad altitudini ben superiori a quelle massime raggiunte dal rilievo berico.
Da tempi immemorabili, negli strati rocciosi dei Berici, sono state aperte priare o cave per l’estrazione di quella che ora viene chiamata Pietra di Vicenza.
Andrea Palladio la utilizzò per le pilastrature di porte e finestre, per le colonne, per le decorazioni e per le statue con le quali abbelliva le sue creazioni, in grado di determinare un vero e proprio stile architettonico: lo stile palladiano.
Innumerevoli sono le opere che producono anche attualmente valenti artisti intagliatori: statue e vasi decorativi per giardini, capitelli, fontane e lastre per rivestimenti.
Oggi le cave attive sono circa una quindicina, concentrate in due zone:
nei comuni di Grancona e Nanto vi sono cave di pietra gialla, nei comuni di Zovencedo cave di pietra bianca.
Museo della Civiltà Contadina di Carlo Etenli (Grancona) – clicca qui per ulteriori informazioni
Museo della Vita Quotidiana e del Lavoro in Villa (Orgiano) – clicca qui per ulteriori informazioni
Museo della Civiltà Rurale ‘Storia – Memoria’ (Colloredo di Sossano) – clicca qui per ulteriori informazioni
Museo degli Ex Voto presso il Santuario Madonna dei Miracoli (Lonigo) – clicca qui per ulteriori informazioni
Mostra di Reperti Archeologici (Brendola) – clicca qui per ulteriori informazioni
Il territorio dei Colli Berici è sicuramente apprezzato per la produzione di tipicità enogastronomiche che è possibile degustare visitando la zona. Entrate a scoprire tutte le specialità!
Tutto il territorio è adatto ad escursioni e scampagnate: il rilievo può essere diviso in alcune zone di rappresentanza.
Partenza da Bagnolo e visita a Villa Pisani, prima opera commissionata ad Andrea Palladio dalla famiglia veneziana Pisani, edificata tra il 1544 e il 1545. Proseguimento verso il centro e visita all’interno di Palazzo Pisani, ora Municipio. Visita della Rocca Pisana e del Santuario della Madonna di Lonigo con annesso museo degli ex-voto.
Partenza da Orgiano e visita del Palazzo dei Vicari, edificato a partire dal 1592 dalla nobile famiglia Fracanzan. Proseguendo, si potranno visitare gli interni della chiesa parrocchiale, che conserva una tela di Bartolomeo Montagna raffigurante ‘La Vergine, San Giuseppe e il Bambino’, una tela di Alessandro Maganza raffigurante ‘San Carlo e Sant’Antonio Abate’, un notevole altare in marmo di Carrara e un crocefisso ligneo risalente al 1400. Successiva visita all’oratorio di San Rocco e al complesso di Villa Fracanzan Piovene, progettata dall’architetto Francesco Muttoni ed edificata a partire dal 1710: la Villa è considerata una delle ville più belle del Veneto!
Visita al centro di Costozza, agli esterni di Villa Trento-Carli (villa Seicentesca, opera dell’architetto Antonio Pizzocaro) e al grande parco di Villa da Schio. Si prosegue lungo la strada dei tajapiera (tagliapietra) fino alle grotte e alle case rupestri. Veloce scorcio sulla Chiesa di San Mauro e di Sant’ Antonio Abate. Sosta ristoro presso la Cantina Mattiello, con possibilità di acquistare i vini locali. Lungo la via del ritorno, fermata alla fontana di via Volto.
Partenza da Agugliaro e visita agli esterni di Villa Saraceno, progettata dal Palladio nel 1548 e costruita a partire dal 1555, e di Palazzo delle Trombe (o Villa Saraceno Bettanin), progettata dal Palladio nel 1543. Sosta al complesso delle Barchesse Trolio, risalenti al 1680 e appartenute alla famiglia Pigafetta, e all’annesso Oratorio di San Bortolo. Proseguimento verso Noventa e breve sosta per ammirare la gotica Villa Dal Verme, raro esempio di gotico veneziano in terraferma. A Noventa visita di Villa Barbarigo (villa patrizia del tardo XVI secolo) e del Duomo, che conserva una pala realizzata da Giambattista Tiepolo. Sosta a Pojana con visita di Villa Pojana, progettata da Andrea Palladio nel 1546 per la famiglia Pojana e proclamata dal 1996 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Tutta la zona dei Colli risulta ben servita e attrezzata per itinerari in bicicletta. Per una lista approfondita dei possibili itinerari ciclo-turistici si consiglia di visitare la nostra sezione!