Situata all’interno dell’area centro-occidentale della Regione Veneto, la città di Vicenza rappresenta la patria indiscussa dell’architettura di Andrea Palladio: ciò le ha permesso di essere inclusa dall’UNESCO nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità, nel 1994.
I primi insediamenti di popolazioni paleovenete risalgono al VI secolo a.C., mentre nel II secolo a.C. entrò nell’orbita di Roma, ottenendo la cittadinanza romana nel 49 a.C. Sotto la protezione romana la città prospera e, a partire dal III secolo, si diffonde il Cristianesimo, supportato dalla realizzazione delle prime basiliche.
Nel 568 fu occupata dai Longobardi divenendo sede ducale, mentre nella prima metà del 1200 divenne territorio scaligero, cui deve la costruzione delle mura trecentesche.
A testimoniare il passato medievale della città sono quindi le mura (sopravvissute solo in piccola parte) e le porte che fungevano da accesso al centro storico. Esse sono:
La città fu dominio veneziano dal 1404 al 1797. E’ nel 1500 che Vicenza vede fiorire numerose ville e molti palazzi, progettati ed edificati dall’architetto Andrea Palladio. Tra le opere principali ancora visibili vi sono la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati e Villa Capra detta ‘La Rotonda’.
Dopo la caduta della Serenissima, avvenuta nel 1797 a seguito dell’arrivo dei francesi di Napoleone, Vicenza fu il fulcro di movimentate vicissitudini che la portarono infine ad essere annessa al Regno Lombardo-Veneto, facente parte dell’Impero austriaco.
Solamente dopo il 1866 Vicenza (assieme a tutto il territorio veneto) divenne parte dell’Italia unita.
La cittadina e la sua provincia furono protagoniste dello scenario bellico durante entrambi i conflitti mondiali.
Nella Grande Guerra furono le montagne a rivestire un ruolo di prim’ordine: Asiago e tutto l’altopiano divennero veri e propri campi di battaglia, nonchè dimora di migliaia di soldati, costretti a vivere e combattere all’interno delle trincee.
Nella Seconda Guerra Mondiale Vicenza fu più volte colpita dai bombardamenti: alcuni edifici (il Teatro Verdi, il Teatro Eretenio e l’Auditorium Canneti) furono completamente rasi al suolo e mai ricostruiti.
A partire la Secondo Dopoguerra Vicenza diventa protagonista di una spiccata crescita a livello economico e industriale: si inaugurano i nuovi padiglioni della Fiera di Vicenza, vengono migliorate le infrastrutture (con l’apertura del tratto berico dell’Autostrada A4) e la città diventa capitale mondiale per la lavorazione dell’oro (la manifestazione VicenzaOro presso la Fiera di Vicenza attira ad oggi milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo).
La via più nota e frequentata è sicuramente Corso Palladio che rappresentava, in epoca romana, il decumano massimo della Vicetia di allora: oggi è una galleria all’aperto di chiese, palazzi e costruzioni palladiane
La Rua
Si trattava di una struttura lignea utilizzata a partire dal 1441 e trasportata lungo le vie del centro durante la processione del Corpus Domini. Le sfilate della Rua si interruppero nel 1928, mentre nel 1944 la struttura fu distrutta da un bombardamento.
La tradizione è ripresa nel 2010 a seguito della donazione di una Rua nuova alla città da parte dell’azienda Valore Città AMCPS. La manifestazione si svolge in anni dispari ai primi di settembre.
Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati (ospita collezioni di pittura, scultura, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, il Gabinetto della Numismatica) – Clicca qui per ulteriori informazioni
Museo del Risorgimento e della Resistenza – Clicca qui per ulteriori informazioni
Galleria di Palazzo Leoni Montanari (ospita una collezione di circa 400 icone russe e opere del Settecento veneziano) – Clicca qui per ulteriori informazioni
Palladio Museum (museo interamente dedicato alla vita e alle opere del grande architetto) – Clicca qui per ulteriori informazioni
Area archeologica della strada romana sotto le sacrestie della Cattedrale (comprende resti sovrapposti di abitazioni romane risalenti al tempo di Augusto, una domus ecclesiae del IV secolo, una chiesa paleocristiana del V secolo con lacerti in mosaico, una chiesa romanica del XI secolo e una chiesa gotica del XIII secolo)
Clicca sui seguenti link per brevi schede descrittive relative ai resti romani a Vicenza
Per la visita ai complessi romani si consiglia di fare riferimento alla Diocesi di Vicenza
Per informazioni rivolgersi al Museo Diocesano – Tel. 0444/226400
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